Senza dubbio: il triller!
Splendido, terrificante, spietato, riflessivo, macabro, travolgente.
Non c'è che dire, questo esordio di Cosimo Alemà è di grande effetto.
La storia - proprio perché tratta da fatti reali - è terrificante e lo è a maggior ragione perché usa l'orrore umano. Niente mostri, niente alieni né magia solo follia umana.
Grandiosi gli attori principali: Lo Zio e Lara su tutti.
Che sia lui l'erede di Hannibal? Sicuramente gli può stare accanto senza sfigurare.
Bella la fotografia e l'alternarsi del buio umano con la quiete e la luce della Natura. Ottima scelta anche per le musiche e la colonna sonora. Grande la cura per i particolari e gli effetti.
Il film che dapprima sembra piuttosto banale, d'improvviso ti scaraventa nel puro orrore prima con un semplice incontro tra uno dei giocatori e uno dei cacciatori mascherati- ti da subito un bel brivido- poi con la grandiosa scena in cui il cattivo spara a bruciapelo al rambo della compagnia congedandosi con un "Salve".
E guardandoli in trappola vien da chiedersi davvero :" Cosa faresti in una situazione così folle?"
Cruda e spietata la scena del machete. La rabbia del cacciatore fa paura sul serio.
Idem per la chiusura in cui la sorella viene uccisa.
Scelta raffinata per un gran bel finale.